venerdì 6 giugno 2008

Lo shopping di Mammamsterdam

E così stamane, anche se ero tutta rintronat, appena i maschi di casa sono partiti per la gita lasciandomi la macchina, io sono partita. L'idea era di farmi un periplo di Loods 5 a Zaandam (poco a nord di Amsterdam), tornare indietro passando da Kids Factory (www.kidsfactory.nl) all'estremo Ovest di Amsterdam, una zona in cui mi perdo sempre, e finire dal marmista ad Amsterdam a sud della tangenziale.

Il tutto per raccogliere impressioni, stili e colori, che domani arriva il supersuocero e sta qualche giorno ad aiutarci. Domani, signori si cominica a lavorare sul serio alla casa nuova (sorvolando sul fatto che vere decisioni su pavimenti, piastrelle, cucina e bagni, per non parlare della ditta che farà i lavori in ridotto e che quindi bisognerà chiedere due preventivi aggiornati, ancora non ne prendiamo mezza).

Ma io funziono per procedimenti ellittici, quindi oggi vacanza a spasso.

Arrivo a Zaandam, nella P. Ghijsenlaan, dove sono accumulati un sacco di negozi di interni, cucine, fai-da-te ecc. Comincio con un giretto veloce al Sani-Dump, a vedere se hanno un WC economico ma non troppo da battaglia come quelli dei depliant del Praxis. Mi chiarisco un po'le idee, vedo anche un lavamani che andrebbe bene, prendo mentalmente nota.

Poi passo a un negozio di arredi nostalgico-provenzal-biancoenero, che mi dice poco, ma nel frattempo mi chiama l'amica Gina per una chiacchierata e per chiedere lumi sul mutuo.pare la sua/nostra banca dia appuntamento solo se hai già visto concretamente una cosa da comprare. Si, l'avevo letto che improvvisamente, le bache sulla scia della storia dei mutui negli stati uniti sono diventte estremamente caute. Pare rifiutino un mutuo anche a chi ha un margine sulla carta di credito, considerandolo come debito anche se il cliente non lo usa mai. Le prometto di passarle i dati del nostro consulente.

Poi vado a Het Goed. Het Goed è uno dei tanti kringloopwinkel ovvero un negozio del riciclo, ovvero seconda mano. In genere lavorano su due fronti: offrono la possibilità di fare training lavorativo a persone svantaggiate e usano gli utili per varie attività sociali. In genere la gente regala le cose che non servono più.

Io adoro i kringloopwinkel e quelli fuori Amsterdam, nella provincia ricca sono i migliori. Perché non ci sono gli studenti che li vuotano e gli esecutori testamentari che devono svuotar case di gente i cui parento non hanno spazio, giano tutto lì. Non ci ho mai comprato vestiti, ma mobili(soprattutto sedie) e addobbi teatrali si. Bisogna andarci spesso e cercare con pazienza (magari facendosi dire in che giorno espongono i nuovi arrivi) ma ci ho comprato un paio i poltrone di design che adoro, due vecchie sedie con schienale e seduta in paglia di Vienna, che poi ho passato a Cinzia e un'altra sedia imbottita favolosa anni '30.

In questo ho visto al volo una credenzina e un cassettone, anche loro tipo anni '30-'40 che avrei preso al volo. Ci compro anche libri e vedo che in alcuni la gente va apposta a cercare musica, dischi e film. li ho lasciati lì, che il capo sennò divorziava. A lui lo sport di recuperare i mobili per strada o dai rigattieri dice poco.

Oggi ho preso un libro di Kikker ai bambini, due salsiere in porcellana della Hutchenreuter, due zaini per le belve, che i loro sono misteriosamente scomparsi da due settimane, una volta che li ha presi il capo dal doposcuola, e una maglietta, che poi è risultata piccola, ma la riciclo presto.

Infine mi sono fiondata nel mio orgoglio e gioia, il Loods 5 (www.loods5.nl). Loods significa magazzino. Si tratta di un capannone gigantesco diviso in settori e gli importatori di arredi interni ne affittano uno per venderci le loro merci. Con questo sistema, dicono loro, i prezzi sono più bassi. Non sempre è vero, ma non importa.

A me piace andarci perché hanno sempre e comunque cose bellissime, anche quelle che non sono di mio gusto, e posso girarci per un pezzo (ma mai con calma, purtroppo). Oggi invece me lo sono goduta: a un certo punto sono arrivata al caffé, dove ho mangiato un'ottima zuppa al pomodoro fresca e bevuto un te alla menta con il rametto nel bichiere. E mi sono letta con calma per una buona mezz'ora le riviste di arredamento che avevano lì. Leggendole mi è venuta la fretta di andarmene, e cominicare a fare qualcosa: la riceca di ispirazione ha fuzionato. Ho deciso che davvero voglio un sacco di turchese in casa e mi sono fiondata a cercare di sotto il "crispy turquoise" per farci delle prove riverniciando tavolinetto e sedie dei bambini, ed eventualmente rifarci i miei due tavoloni. Era solo per muri, quindi ho lasciato perdere.

Ho pagato 3 cose e scoperto come ordinare eventualmente le piastrelle in cemento colorato portoghesi, e mentre andavo verso la macchina ho deciso di entrare dal vivaista di fronte, Overvecht. Bellissimo. Di fronte a un albero di fichi che mi piaceva tanto mi sono fermata a chiacchierare con un signore un po' più di mezza età di me (già si vede che basta uscire da Amsterdam per incontrare gente con cui chiacchierare) che mo ha consigliato di rivolgermi a ton, un signore anziano con i capelli a spazzolino da denti che lavora lì da una vita e sa tutto delle piante.

Anche lì, per evitare un divorzio, non sono rientrata con un fico da 1,5 metri, e neanche un paio di viti, e nemmeno il gelsomino, l'alberello di lauro che vorrei mettermi all'ingresso, o l'ulivo (costosimmo) o il tiglio e un paio di piantine di lampone. Verranno, prima o poi.

Invece mi sono presa dei pomodori, tre zucche diverse, un vassoio di fragole e due timi con colori diversi che domani piazzerò in giardino. E 60 kg. di terriccio.

Per quelli ho la scusa, che adesso che strappo erbacce, se non ci pianti qualcosa, queste rispuntano. Se invece c'è una piantina utile, questa prende lo spazio e forse, dico forse, non mi ritrovo le ortiche e gli equiseti in men che non si dica.

Poi rientro ad Amsterdam e passo dai trucidoni di Cinzia. Sono due rigattieroni di lusso, adesso piazzati in un capannone in attesa di demolizione al vecchio porto del legno, dove ora ci sono gli studentati nei container. Van Dijk & Ko ha più roba di legno, mobili (soprattutto dall'Ungheria, pare), vecchie porte, cancellate, lampade ecc.

Neef Louis invece, che prima aveva un modernariato in Harlemmeerplein, in centro, adesso si è ampliato e quindi ha un mucchio di roba, più sul genere metallico. Da un lato hanno le stesse cose che con molta pazienza io racimolerei dai rigattieri, solo più impolverate e scaciate. Riciclo per fighetti che non hanno tempo di andare dal rigattiere, ma che vogliono certe cose in casa perché fa trend. E per averle pagano.

D'altro canto entrambi hanno accesso ad altre fonti: hotel che riarredano, aziende, ristoranti, il primo aveva tutta una serie di sedie pieghevoli da chiesa, con l'inginocchiatoio dietro, una fila di sedie in legno da cinema e una serie di sgabelli quarati scaciatissimi su cui ha un'opzione il Cantinero e ti credo, erano almeno una sessantina. L'altro ha lampade che non so se siano da navi, schedari e armadietti in ferro, scrivanie, alcuni appendiabito che ora non ricordo il progettista, ma li conosco, a 75 euro che sarebbero da prendere di corsa, banconi da negozio.

Anche lì, ci sono un pio di cose che mi piacerebbero, ma non a quei prezzi lì. C'era un bancone di ferro con un piano in graniglia che avrei preso subito per la cucina, ma era già venduto.

Infine, sono passata al volo alla traversa dell'Haarlemmeerweg vicino a Stox, che vende stock, appunto, mi sono fatta un giretto in un altro negozio d riciclo, ma appunto, ad Amsterdam si trova poco. Comunque mi sono comprata una caraffa con filtro della Brita a un euro e mezzo, adesso la sto lavando e domani cerco il filtro nuovo.

Poi un'occhiata da Luca, un nuovo negozio bellissimo di pavimenti e tendaggi, hanno un paio di cose neanche male.

Infine a casa, dove i maschi erano rientrti, abbiamo deciso di dormire tutti prima della festa, il capo e Ennio in men che non si dica ronfavano, Orso invece non ha drmito e mi ha svegliata 3000 volte. Nello stato comatoso dell'ultima ho visto che erano quasi le 19, ci siano tirati su, vestiti bene e andati alla festa a sorpresa di Mahtab. Dove eravamo in tre ad aver appea comprato casa e abbiamo parlato di cucine e lavori.

Per dire, un pelo monotematica.

1 commento:

Lupina ha detto...

Ma se abitassi dalle tue parti, sai quante gitarelle per rigattieri ci potremmo fare insieme?
Mannaggia!